MONASTERO DELLE MONACHE

Serve di S. Maria di Arco

Via Mantova 11 - 38062 ARCO (TN) 

email: info@monasteroarco.eu

un’origine insolita

un ordine religioso che nasce da un gruppo di amici…


Nella metà del duecento "Vi erano a Firenze sette uomini degni di molta venerazione ed onore, uniti fra di loro da un vincolo di fraterna amicizia e animati dagli stessi ideali. Maria, nostra signora, si servì di loro per iniziare l'ordine religioso suo e dei suoi servi."

[Dalla "Legenda de origine Ordinis Fratrum Servorum Sanctae Mariae" - sec. XIV]

Questi laici, amici tra loro, per un gran tempo s'impegnarono nel volontariato con malati, poveri e senzatetto, poi "Dopo che ebbero deciso, con fermo proposito, di riunirsi a far vita comune, spinti dalla ispirazione divina e dalla chiamata di Maria, abbandonano le loro case e le loro famiglie. A queste lasciarono il necessario, il resto lo distribuirono ai poveri. Infine si rivolsero a uomini esemplari per vita e comportamento e li misero a parte del loro progetto.

Così, saliti sul monte Senario ed avendo costruito sulla sua cima una casetta sufficiente per loro, vi si trasferirono per abitarvi insieme. Ivi si resero conto che la nostra Signora non li aveva riuniti soltanto per attendere alla propria santificazione, ma anche allo scopo di aggregarsi altri ed allargare così il nuovo Ordine, che essa aveva iniziato per mezzo loro.

Perciò si prepararono ad accettare altri fratelli e fin da quel tempo ne accolsero alcuni, dando inizio al nostro Ordine. Il quale risulta così edificato principalmente alla Madonna, fondato nell'umiltà dei nostri fratelli, costruito nella loro concordia e conservato alla povertà."

Il loro stile tendeva alla ricerca di un'amicizia fraterna e di uno sguardo contemplativo sul mondo, in modo da realizzare il terreno su cui far fiorire la "Parola", che avevano compresa come a loro rivolta: essere Servi di santa Maria. In concreto, l'Ordine dei Servi ha descritto questo carisma definendosi "servi del Magnificat" Di qui, l'impegno fondamentale dei Servi: nella storia, come la Madre di Gesù, la presenza misericordiosa di Dio:

"Fedeli alla nostra vocazione di servizio, cerchiamo di cogliere il significato della Vergine Maria per il mondo contemporaneo. Fratelli degli uomini, camminiamo insieme con loro per raggiungere una più intensa comunione di amore ... In questo impegno di servizio, la figura di Maria ai piedi della Croce sia la nostra immagine conduttrice. Poiché il Figlio dell'Uomo è ancora crocifisso nei suoi fratelli, noi, Servi della Madre, vogliamo essere con Lei ai piedi delle infinite croci, per recarvi conforto e consolazione. La creazione è ancora nel dolore e nel travaglio. Ma la consapevolezza di essere portatori di quelle energie che la libereranno dalla schiavitù della corruzione per introdurla nella libertà dei figli di Dio ci dia la gioia promessa da Cristo, che nessuno ci potrà mai togliere"


[Epilogo delle Costituzioni dell'Ordine dei Servi di Santa Maria]

SANTA GIULIANA DA FIRENZE

Tradizionalmente ritenuta nipote di uno dei sette santi fondatori, diede inizio al ramo femminile dell'Ordine. All'interno di questo le monache claustrali hanno conservato, nello scorrere dei secoli, l'impronta fedele della ispirazione contemplativa delle origini.

Solitudine e silenzio fu la prima vocazione.

Per il resto della vita concedimi - o Signore - solo l'utopia necessaria: sull'orlo del Principio.


( Fr. D. M. Montagna, OSM )

SUOR ARCANGELA BIONDINI

Una monaca dotata di grande sensibilità mistica e di lungimiranza, persuasa che i tempi esigevano una risposta più vigorosa e coraggiose aperture, sia da parte delle monache che dei frati dell'Ordine, lasciò il Monastero delle Serve di S, Maria di Burano (VE), dove era Badessa, per venire ad Arco. Qui fondò un Monastero "riformato", cioè ispirato ad una radicale ritorno allo stile di austerità evangelico-contemplativa e di condivisione, che aveva caratterizzato l'origine dell' Ordine sul monte Senario. A questo progetto voleva fosse associata anche una comunità di frati che, pur secondo uno stile in parte proprio, condividesse con le Monache la dimensione liturgico-contemlativa e di accoglienza. Questa prospettiva lungimirante fu tenuta per un breve periodo, ma le condizioni politiche ed i modelli culturali del tempo non consentirono alla Fondatrice di veder realizzato quel progetto, che invece ha trovato oggi la sua attuazione.

Potessimo penetrare ogni disperazione - senza resa alcuna - con un punteruolo d'oro

di candida ingenuità, altrimenti disarmata: per l'urgenza del sogno.


(Frate Davide M. Montagna, OSM)

presente e futuro

oggi

Anche la vita claustrale ha una sua peculiarità per le serve del Magnificat: una comunità non può essere una "enclave" atemporale, nemmeno se è "di clausura". Oggi è più faticoso trovare la propria identità autentica e spazi non condizionati, dove vivere la propria identità; le monache Serve di santa Maria aprono perciò la loro casa a chiunque desideri vibrare nell'esperienza dell'essenzialità, ritrovare il nucleo originario di se stesso, aprirsi a nuovi orizzonti di vita.

domani

Tu non sai cosa sia la notte

sulla montagna

essere soli come la luna;

né come sia dolce il colloquio

e l'attesa di qualcuno

mentre il vento appena vibra

alla porta socchiusa della cella.

Tu non sai cosa sia il silenzio

né la gioia dell'usignolo

che canta, da solo, nella notte;

quanto beata è la gratuità,

il non appartenersi

ad essere solo

ad essere di tutti,

e nessuno lo sa o ti crede.

Tu non sai come spunta una gemma

a primavera, e come un fiore

parla ad un altro fiore

e come un sospiro è udito dalla stelle.

E' una parola che indica uno spazio che non ci appartiene: noi crediamo nei valori e nello stile di vita che abbiamo scelto e senza dubbio gioiremmo se altre persone volessero impegnare la loro vita perché questo luogo rimanga lungo il tempo "città di rifugio e di misericordia", luogo di interiorità ritrovata e di pacificazione, casa di santa Maria, cioè spazio dove sempre fiorisce e si rigenera una parola che annuncia le primavere dei tempi e delle singole storie...

proprio pensando a Maria di Nazareth, con voce sommessa e con pudore diciamo:

DOMANI

 "Beata te"

che con la sola fede

ti sei dischiusa

all'impossibile!

Forse, per te credere

è stato più facile

perché eri prescelta;

ma forse no:

neppure a te

un privilegio così.

Ormai cresce

nel tuo grembo

il piccolo seme

di Dio,

ma solo perché

hai osato

lasciarti baciare

da Lui


Frate Davide M. Montagna, OSM

VOCABOLARIO ARCENSE

per sopravvivere nella fraternità monastica “arcense”

servizio

Stile evangelico che si attua, vivendo insieme fraternamente tra fratelli e sorelle, con partecipazione misericordiosa alla vita, intesa come irraggiamento del rispetto e dell'amore verso tutti gli esseri e come costante ed inflessibile tensione verso un atteggiamento autentico di misericordia e di solidarietà.

serve/servi di santa maria

Stile evangelico che si attua, vivendo insieme fraternamente tra fratelli e sorelle, con partecipazione misericordiosa alla vita, intesa come irraggiamento del rispetto e dell'amore verso tutti gli esseri e come costante ed inflessibile tensione verso un atteggiamento autentico di misericordia e di solidarietà.

spiritualità del servizio e sofferenza umana

Stile evangelico che si attua, vivendo insieme fraternamente tra fratelli e sorelle, con partecipazione misericordiosa alla vita, intesa come irraggiamento del rispetto e dell'amore verso tutti gli esseri e come costante ed inflessibile tensione verso un atteggiamento autentico di misericordia e di solidarietà.

persona umana e immagine di Dio

Stile evangelico che si attua, vivendo insieme fraternamente tra fratelli e sorelle, con partecipazione misericordiosa alla vita, intesa come irraggiamento del rispetto e dell'amore verso tutti gli esseri e come costante ed inflessibile tensione verso un atteggiamento autentico di misericordia e di solidarietà.

vita contemplativa

Stile evangelico che si attua, vivendo insieme fraternamente tra fratelli e sorelle, con partecipazione misericordiosa alla vita, intesa come irraggiamento del rispetto e dell'amore verso tutti gli esseri e come costante ed inflessibile tensione verso un atteggiamento autentico di misericordia e di solidarietà.

ospitalità e clausura

Stile evangelico che si attua, vivendo insieme fraternamente tra fratelli e sorelle, con partecipazione misericordiosa alla vita, intesa come irraggiamento del rispetto e dell'amore verso tutti gli esseri e come costante ed inflessibile tensione verso un atteggiamento autentico di misericordia e di solidarietà.

Via Mantova 11 - 38062 ARCO (TN) 

email: info@monasteroarco.eu